Proseguendo lungo il sentiero dedicato a Ippolito Pindemonte, ci troviamo in un ampio spiazzo da cui è possibile ammirare il prato verde, incorniciato da aiuole fiorite e alberi secolari, che si estende fino alla facciata posteriore della villa.

Qui a Villa Sigurtà nel 1859 l'Imperatore Napoleone III aveva stabilito il suo quartier generale durante la Seconda Guerra d'Indipendenza, quando la villa apparteneva ai conti Nuvoloni. Fu un periodo di decisioni difficili: a fronte delle pressioni di Vittorio Emanuele II e del conte Cavour per continuare l'offensiva dopo la vittoria di Solferino, l'Imperatore cercava spesso per sé momenti di riposo e riflessione.

Abituato alla "siesta" appresa dalla moglie, Eugenia de Montijo di Granada, donna di straordinaria bellezza e intelligenza, Napoleone si faceva portare un divano in questo punto panoramico. Chiedeva di restare solo, lontano dalle sue scorte, nascoste dietro i bossi, per godere della tranquillità del luogo e meditare sulle scelte cruciali per le sorti della guerra.