Il luogo

Sentiero del Pindemonte

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Un elemento importante all’interno del giardino è il sentiero dedicato a Ippolito Pindemonte, celebre poeta veronese dell'epoca neoclassica, con influenze romantiche. Amico della famiglia Maffei, ispirò la creazione di questo percorso nel bosco, un giardino di stile inglese leggermente incolto, capace di evocare un'atmosfera magica e onirica, simile a quella della Notte di mezza estate di Shakespeare. Mentre passeggiamo tra gli alberi possiamo ricordare i suoi versi, «I fiori torneranno nel prato con il volgere delle stagioni. Malinconia, ninfa gentile, io ti affido la mia vita”, e immaginare creature fantastiche nascoste tra i rami, come gnomi e folletti, tra i quali forse la sua Fata Morgana.

Questo giardino è uno dei primi esempi di giardino romantico in stile inglese in Italia, con bossi potati in forme che stimolano l’immaginazione. La Regina Vittoria Eugenia di Spagna, ospite della villa, era affascinata da queste sculture viventi, tanto da commentare scherzosamente che le ricordavano mandrie di elefanti. Rimase stupita nel sapere che un solo giardiniere, Angelo Tosoni, si occupava di queste opere verdi, curando ogni dettaglio con dedizione. La Regina, incontrandolo mentre lavorava, lo salutò con un complimento che egli avrebbe ricordato per sempre. Proseguendo la passeggiata intravvide le forbici di un altro giardiniere che ritagliavano i rametti sporgenti di un buxus e con sense of humor commentò “Guardi che credo di aver visto un clandestino lavorare dietro quei rami”

Il percorso attraverso questo giardino pre-romantico ci invita a riflettere sui temi cari a Pindemonte, come l'eterna lotta tra amore e morte. Alla fine del sentiero la luce ci guida fuori da questo angolo incantato, dove natura e poesia si fondono in armonia.