Il luogo

Giardino segreto

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Appartato rispetto allo scenografico giardino di rappresentanza all’italiana, si trova il Giardino segreto, un ”Hortus conclusus”, uno spazio nascosto e protetto da alte mura, riservato ai padroni di casa e ai loro ospiti più intimi. Lontano da sguardi indiscreti, era un piccolo capolavoro architettonico, un luogo di pace e riservatezza.

Nel muro di fronte al cancello spicca un’elegante nicchia, già esistente nel Cinquecento, con una scritta in latino arcaico settecentesco attorno ad una scultura con due putti. La scritta recita: "FONTE VENUS SORDIS ET FLETU DILUE CULPAE”

Che può essere tradotta come “Con questa fonte, Venere, lava la sporcizia e con il pianto le colpe” Questo giardino segreto era probabilmente utilizzato dalle famiglie Guarienti e Maffei come spazio di raccoglimento o per cerimonie all’aperto.

Si narra che dietro l'antico muro si celasse un passaggio segreto che conduceva al fiume Mincio e che, in caso di pericolo, permetteva di raggiungere il lago di Garda. Immaginate questo piccolo angolo di paradiso, in un’epoca in cui i nobili veneti creavano giardini riservati, ispirati a quelli promessi nel Corano, per condividerli con le persone a loro più care.